prigionieri della vanità di ciò che scrivono

tempo fa mi trovai a discutere con una nostra collega blogger sul perchè e il come si apriva un blog. Costei, che si credeva e si crede tuttora la novella Oriana Fallaci, mi diede del mercenario e opportunista solo perchè avevo ammesso di scrivere per pura esibizione del mio “pensiero”. 

Non ho mai negato che se scrivo su un blog è solo ed unicamente per far conoscere il mio pensiero, a parte lo stimolo del confronto, e che più persone lo leggono e più mi sento appagato.

Lo fanno tutti, anche i poeti e scrittori più quotati, perchè non dovrei farlo io?

Su Kataweb per esempio c’erano un antagonismo ed una gelosia sotterranei che spappolavano non solo i maroni ma anche i rapporti tra noi. Kataweb infatti sceglieva e sceglie tutt’ora con criteri del tutto parziali, e sicuramente non oggettivi, i tre “migliori” post della giornata per poi pubblicarli nella pagina web di Repubblica.it. Un vero e proprio stress per tutti noi che dovevamo trovare sempre l’argomento d’attualità del momento o pescare dal nostro personale giornaliero e metterlo a nudo nel peggior modo possibile, quello dell’ipocrisia. 

Su WordPress invece tutto fila secondo regole precise e basate, credo, su parametri numerici e nient’altro. Ognuno di noi quindi è messo sullo stesso piano e tutto si basa sulle nostre forze e non sulle valutazioni personali di una redazione con la puzza sotto al naso o addirittura politicamente schierata come quella di Kataweb e, cosa ancor più importante, possiamo parlare di tutto e di più. Ciò che scriviamo è infatti scritto spontaneamente e non è assolutamente inquinato o alterato dalla vanità.

Tutto questo per dirvi che mi fanno ridere coloro che affermano di scrivere un blog unicamente per sè stessi e che se ne fregano del numero di lettori giornalieri.

Curioso infatti che costoro, compresa la blogger di cui sopra, spesso abbiano dei counter invisibili e ancor più curioso, al limite della comicità, che l’elenco dei tag ai loro post siano chilometrici e spesso con link completamente estranei all’argomento trattato per catturare quanti più lettori per caso o per sbaglio. Prigionieri della vanità di ciò che scrivono.

Da quando si nasce  a quando si muore si ha a che fare con l’ipocrisia, a scuola come al lavoro, nello sport come nel banale divertimento, e qui non si fa eccezione!

Tutto ciò è ridicolo e patetico, pazzamente patetico!

46 Risposte to “prigionieri della vanità di ciò che scrivono”

  1. spiritofstluis Says:

    beccato!
    la mia è pura estetica. La volontà di mettere in mostra me ed il mio pensiero, insomma il mio scrivere su un blog è pura vanità!
    PS a volte guardo anche l’andamento delle visite!

    uff, grazie NYer mi sento più leggero

  2. newyorker Says:

    no, spirito, la nostra è esibizione e non vanità, cosa molto diversa ed onesta mentalmente, rileggiti il post 😉

  3. bitunicode Says:

    i mie pensieri sono pari a zero quindi…benissimo direi!!!

  4. lisa72 Says:

    Se non volessimo far sapere agli altri quello che è il nostro pensiero eviteremmo di metterlo in piazza così palesemente.. o no? 😉
    Un caro abbraccio, Lisa
    ps: lo si fa anche con i commenti.. non solo con i blog ^_^

  5. Miskappa Says:

    Allora: io scrivo per puro autocompiacimento. Il contatore ce l’ho, anzi ne ho due, e sono bene in vista.Li consulto spessissimo, per vedere chi gira dalle mie parti e i commenti mi fanno un enorme piacere. Non vorrei però un blog sul genere di quello del mio amico Fabioletterario che riceve in media 150 commenti a post, a volte se ne possono contare anche 400. Impazzirei, e che cavolo, poi diventa un lavoro, e io non voglio lavorà 🙂
    Lo scambio di link fine a se stesso non mi interessa affatto, anzi, mi irrita in maniera soverchia. Mi piace stabilire un contatto, se possibile, duraturo con le persone che passano da me e mi piace coltivarli questi contatti, così come faccio con le amicizie. Poi mi affeziono anche, come con te, brutto polemicone 🙂

  6. NightNurse Says:

    ovvio che se uno scrive sul web non scrive solo per sè!
    e che male c’è?!ci son cose che è bello dividere e altre che è più bello mantenerle personali..e benvengano i blogamici!!

  7. Nausicaa Says:

    Io nn ho mai aperto un blog sai, ho iniziato a scivere su quello di Ulisse e poi qnd ci siamo trasferiti su wordpress ha fatto tutto lui in mia assenza…comodo ahah

  8. lois lane Says:

    ..non saprei architè..ma forse io il blog, lo vivo con un filo più di serenità rispetto a lei.
    le redazioni, le polemiche, le piattaforme..non è che mi importi poi molto.
    (noi abbiamo cambiato indirizzo..solo perchè non riuscivamo a far funzionare più il vecchio blog..per incapacità nostra è evidente…)
    e in fondo credo che i grandi scrittori nella vita facciano altro da quello che si può scrivere in un blog..loro fanno appunto i grandi scrittori.
    buon week end lungo

  9. newyorker Says:

    ahhhhh ma allora ci siete!!! nascosti ma ci siete ancora! vi ho provocati e voi ci siete cascati con tutte le scarpe eheheheh…..bene, son contento perchè mi stavo annoiando e in vista di fare anch’io le valige dovevo pur distrarmi

    bitunicchio, sei ancora con la testa in terra spagnola quindi
    lisa, beh certo…i commenti sono il frutto che l’albero ci dà in dono
    miskappa, un paio d’anni fa su Kataweb scrissi un post sulla Prestigiacomo, raggiunsi 25000 visite quel giorno e 800 visitatori in simultanea per tutto il giorno….beh,non lo nego, la cosa mi gratificò non poco 😉 affezionarsi a qualcuno? potrebbe esse 😉
    night, esatto, si scrive ciò che si può condividere, il resto ce lo teniamo per noi 😉
    nausica, ma è così che cominciano tutti…
    lois, tu sei la mia amica storica e quindi conosci tutte le mie battaglie….su kataweb le polemiche che portai avanti erano ben fondate sia sui contenuti che poi sulle questioni tecnico-funzionali, allora non ero sereno è vero perchè non ho mai accettato di essere preso in giro da chiunque e loro ci prendevano in giro e lo fanno tuttora con chi è rimasto con loro….ciò detto ribadisco quanto scritto in questo post, l’ipocrisia da blogger è ridicola…anche gli scrittori hanno un blog, anche TRavaglio, tutti a prescindere come direbbe Totò, buon fine settimana anche a te e a Misia

  10. nelsoncocker Says:

    Son patetica perchè non mi interessa quanti lettori ho? Bah… a me pare evidente, scrivo solo di me, e moooooolto spontaneamente. Se volessi aumentare i lettori userei delle strategie…

    Naaaaaaa

  11. ilgambero Says:

    Hai toccato un punto dolente , anzi dolentissimo:(
    Nell’arco di un anno avro’ aperto cinque blog e nessuno di questi ha avuto
    lunga vita. Non mi sono mai fatta pubblicita’,infatti, il mio Blog attuale lo
    leggo solo io, non lo so, non riesco a rilassarmi al pensiero
    che qualcuno legga i miei sfoghi giornalieri.Prima o poi ce la faro’,ma
    fino a quel giorno rimarro’ un gambero sconosciuto 😦 che
    fa visita ai suoi blog preferiti lasciando i propri commenti.

  12. newyorker Says:

    nelson, famo a capisse….. il post è riferito agli ipocriti, cioè a coloro che dicono, sapendo di mentire, di scrivere solo per sè stessi….poi le eccezioni ci sono ovunque, tu per esempio so che non menti (mentisci, mentaldent, mentapeperita, peperitapatty, patty chiari amicizia lunga, patty smith, smith and wesson, wesson cocker, cockerfiz, fizgerald, geraldo, facaldo) 😉
    gambero, ho cercato più volte di capire se hai o non hai un blog, ora puoi dirmelo e magari darmi l’inidrizzo, verrei volentieri a trovarti

  13. nelsoncocker Says:

    e che “famo a capisse” mi fa troppo ridere e io non mi ricordo già qual’era il contendere!!!! 😀

  14. newyorker Says:

    nelson, se ti piaceva o meno la menta! auguri ancora 😉

  15. xeena Says:

    Ahhh io adoro il mio blog….scherzo sono di corsa.
    Buon ponte!!!!

  16. roselia Says:

    sempre a far valige tu!! 😉
    buon ponte a te&co. !
    in quanto al post…boh…non so che dire, io scrivo se c’ho da scrive sennò vengo a trovare chi mi va di leggere..chiaro no?! 🙂

  17. nataconlavaligia Says:

    Che bel dilemma…
    Forse chi scrive in un posto “pubblico” deve avere un pizzico di narcisismo. La vedo come autogratificazione.
    Mi piace scrivere. Non so se ne sono capace o no. Ma mi fa piacere quando qualche sconosciuto sbircia alla porta del mio blog. E’ inevitabile, no? Non faccio il computo dei commenti.
    E se proprio la devo dire tutta mi è spiaciuto, a volte, non leggere commenti di persone che so leggere il blog in post particolari.

  18. melania Says:

    Bell’argomento. Me lo sono chiesta varie volte il motivo per cui scrivo sul blog. Ancora non sono riuscita a darmi una risposta certa e definitiva.
    Mi piace scrivere e sento la necessità di comunicare e di confrontarmi con gli altri. Scrivere per me è una necessità, specie quando non ho le idee chiare o sono confusa. Se sono felice o triste. Se mi succede qualcosa di bello. Sapere che qualcuno mi legge e mi lascia il suo parere mi fa un piacere grande. Poi con alcune persone si creano dei legami più stretti ed è un modo per sentirsi meno soli. Non ho il contatore in evidenza, ma non c’è un motivo reale. Però periodicamente vado a vedere le statistiche, più per divertimento che per altro. Anche a me non interessa lo scambio di link fine a se stesso. Linko i blog di persone che veramente mi interessano e mi piace scoprirne di nuove. A volte manca il tempo, perché questo, ovviamente, non è un lavoro. Ma un passatempo. Comunque sono felice di avere questo blog, di essere passata da tiscali a questa piattaforma, dove ho avuto modo di conoscere persone belle, pur mantenendo rapporti anche con persone di altre piattaforme.
    Che logorroica, oggi…
    Forse sei già partito. Io arrivo sempre in ritardo.
    Comunque buon weekend lungo e tanta serenità.

  19. Oscar Ferrari Says:

    Ci mancherebbe altro che scrivessi per me stesso, che non guardassi le statistiche e che non rispondessi ai commenti, che terrei un blog a fare?
    Per quanto riguarda kataweb, si tengano pure il loro modo spocchioso di fare hosting, per farsi un´idea basta guardare certi “blog d´Autore” che sono delle ciofeche inestimabili

  20. newyorker Says:

    eccomi qua!!! constato con soddisfazione che tutti coloro che mi frequentano sanno essere onesti con me e soprattutto con sè stessi, cosa non facile…..questo post l’ho scritto perchè ogni tanto si incontra gente che si crede Fallaci o Biagi e snobba gli altri blog, almeno in apparenza, perchè invece sono lì che controllano tutto e tutti. Ecco, questo post è dedicato a costoro e non certo a voi che conosco bene e non a caso ci sentiamo ogni giorno e più volte al giorno

    xeena, scherzando hai comunque detto ciò che tutti sappiamo, scriviamo con semplicità e passione
    roselia, chiarissma
    nataconlavaligia, benvenuta, siamo perfettamente in linea
    melania, sono ancora qua invece….hai scritto cose giustissime e condivisibili da me come da tutti i nostri amici comuni, buon week pure a te
    oscar, perfetta sintonia

  21. Steve McQueen Says:

    Si, molto patetico
    Byez

  22. nataconlavaligia Says:

    Newyorker grazie per l’accoglienza
    Buon ponte!
    Ti penserò dal lavoro…

  23. newyorker Says:

    stevemcqueen, porti il nome del mio attore preferito!! benvenuto
    nataconlavaligia, beh non farmi sentire in colpa…ok ti penserò dalla vacanza 😉 passerò da te appena posso ora devo scappare, mi inseguono!!!

  24. nataconlavaligia Says:

    newyorker ti ci vedo proprio a pensare a noi non pontaroli! Sì sì!
    Dai buon ponte!
    😉

  25. emma Says:

    credo sulla cosa di averti risposto quando hai toccato l’argomento in un tuo commento.
    concordo sul fatto che scrivere per sè stessi è possibile ma non su un blog, sul quale almeno si cerca il confronto, se non il puro narcisismo.
    😉

  26. clementinaolga Says:

    ho il counter invisibile perchè potrei perdere un mese a capire come faccio a farlo divenire visibile, e possibilmente visibile dove decido io…:-)
    bè, mentre scrivo ho piacere, di per sè. davvero.
    quando poi mi accorgo che qualcuno ha letto ciò che ho scritto, ho un piacere, diverso, ma sicuramente altrettanto grande!
    p.s. ti dirò di più. sono pure intimamente convinta delle mie capacità!!!

  27. alhandra Says:

    ciao,
    sono d’accordo con te. un blog è un luogo pubblico! se si vuole scrivere solo per se lo si fa su un diario, a mio giudizio.
    ho aperto il mio blog perchè mi piace conversare, discutere, aprire la mia mente a nuove idee ed anche perchè penso di avere delle cose interessanti da dire. Un minimo di vanità è presente in tutti i blogger, c’è chi lo ammette e chi no.
    Però devo dire che è normale ci sia un certo “controllo” se i tuoi post vengono pubblicati su repubblica. è comunque una testata giornalistica.

  28. principasticcio Says:

    Perfettamente d’accordo. E’ ovvio che si scrive per comunicare. Sia con se stessi (spesso scrivendo si oggettivizza un problema e lo si mette a fuoco) sia con gli altri, nel caso di scrittura che diviene pubblica. E questo è anche il caso di un blog.
    Non conosco la realtà di Kataweb. Ho iniziato con WordPress e dopo un periodo, lungo, in cui ‘me la cantavo e me la suonavo’, sono uscita allo scoperto lo scorso novembre e ho cominciato a conoscere e frequentare altri blog.
    A me fa piacere ricevere visite e commenti, come mi fa piacere aver instaurato dei rapporti che vanno al di là del blog e stanno diventando via via più profondi. Non credevo potesse succedere.
    Buon ponte, non ci buttiamo giù però! 😉 E a presto

  29. demi4jesus Says:

    Io scrivo per comunicarmi.. agli altri e a me stessa…
    è una forma liberatoria che consente di andare oltre il “sé” , di spargersi intorno, di “eternizzare” il pensiero iniettandolo in molecole di “altri”…
    ma non vorrei gettarla sul filosofico…

  30. demi4jesus Says:

    (se non avete capito quello che ho scritto su non vi preoccupate:
    1-sono pazza
    2-ho la febbre )

  31. arwenh Says:

    a me piace scrivere per sfogarmi, cosa che facevo sul mio diario di scuola al liceo, e che facevo nel blog di prima (in inglese, quando in italia i blog non si sapeva manco cosa fossero). infatti il mio blog non ha una “mission”, ci sono certi blog che non so sembrano testate giornalistiche alternative, alcuni di protesta, altri sarcastici. il mio .. boh? ogni tanto scrivo beatamente i cazzi miei, quindi direi personale. ma non ho uno scopo, e sicuramente se ce l’avessi non sarebbe puntare ad esser letta da tante persone, altrimenti pubblicherei foto di donne nude come opening di ogni post, in quel caso sai quante visite?

  32. Warp9 Says:

    Mi piace scrivere e mi piace che altri leggano ciò che scrivo.
    Mi piace condividere il mio pensiero e mi piace che altri condividano il proprio con me.
    Mi piace il confronto e penso che un blog sia un ottimo mezzo per renderlo attivo.

    Non credo che una persona apra un blog e poi non gli importi se qualcuno arriva a leggerlo oppure no.
    Tanto vale scrivere su un diario o un quaderno o un file in locale sul proprio pc.

  33. Roberta Says:

    Caro NYer,
    io ho cominciato a scrivere sul mio sito myspace, in inglese. Poi sono capitata in terra Kataweb. Credo sia ovvio che si scriva per farsi leggere e commentare, ma non faccio un dramma se ho un visitatore o nessuno, e i commenti sono sempre tra gli 0 e 15 (e cinque o sei di questi quindici sono miei). Poi sai, in tutta onesta’, vedi che una come Diablo Cody, ex stripper, ex bloggher, ora e’ premio oscar per una sceneggiatura, la pulce nell’orecchio ti viene. Poi mi dico che non siamo tutti Diablo Cody e che non e’ che siccome ho un blog scrivero’ una sceneggiatura da oscar. Mi limito allora a scrivere di cose che mi colpiscono, cose di cui mi va di parlare, perche’ si’ voglioche i miei pensieri vengano letti.
    Non ho neanche il contavisite, pensa…

  34. Valeria Says:

    certo che chi scrive un blog lo fa per essere letto.
    io credo di scrivere per vanita’, tu la chiami esibizione, non capisco la differenza, ma forse sono pure un po’ esibizionista.
    Certo e’ che se volessi tenere segreti i miei pensieri, non li metterei su internet.
    Poi ci sono quelli che raggiungono vette inaspettate di vanita’ ed esibizionismo, sono i cosiddetti pavoni, convinti di essere portatori dell’unica verita’ possibile.

    io ho kataweb e sono terrorizzata dall’idea di finire in home page.
    non mi va, non so bene perche’. Ho notato che i post migliori appartengono quasi sempre agli stessi blog, quindi, secondo me, la redazione ha selezionato qualche blog all’inizio e poi ripropone cicliamente i blog selezionati, con aggiunta di un blog nuovo di tanto in tanto.

    Il rovescio della medaglia di un blog e’ che si finisce per essere giudicati e questo puo’ dare fastidio, a molti lo da. Mi e’ capitata una rispostaccia da una blogger nonostante le miei intenzioni fossero le migliori. Forse ho sbagliato io a essere sincera e d’altronde il rischio di incomprensioni e’ altissimo perche’ la parola scritta non e’ univocamente interpretabile e perche’ non ci si conosce davvero, ma quando io ricevo commenti scomodi, mi limito ad accettarli. Non e’ facile, ma e’ una delle regole del gioco. Quella blogger li’ non e’ stata al gioco e io ho imparato la lezione.

    se sono poco chiara scusami, e’ tardi e ho bisogno disperato di riposo. 🙂

    valeriascrive

  35. lealidellafarfalla Says:

    quoto in toto, le statistiche si guardano e non credo che un blog sia da considerare un diario segreto. E’ pubblico e questo ne cambia le caratteristiche.

  36. Cristy Says:

    Io credo che non bisogna generalizzare, siamo talmente in tanti, ognuno avra’ un motivo diverso per cui si e’ creato un blog. Penso che il bello e’ proprio il fatto che non si e’ obbligati a dare una spiegazione del perche’! Chi vuole scrivere scrive, chi vuole commentere commenta, chi vuole leggere legge, in piena liberta’, io faccio cosi'( per dire io non lascio molti commenti, ma ti leggo tutti i giorni, e’ vietato?) A prestissimo Cristy

  37. Uyulala Says:

    😀 il tuo post mi ha divertita e sono perfettamente d’accordo con te, in tutto e per tutto, compreso il difficile discorso sull’ipocrisia.

    Ti dico di me: ho aperto un blog perché volevo scrivere i fatti miei, farli leggere agli altri e restare svincolata dalle discussioni conseguenti (infatti provenivo da un’estenuante esperienza di forum).

    Ho scritto troppi cazzi miei e il mio primo blog l’ho chiuso. Comunque di scrittura in scrittura ho migliorato le mie capacità espressive e di questo ne sono profondamente orgogliosa.

    Esibizionismo? ma certo! Con immenso piacere psichico e fisico, oserei dire. D’altronde, credimi, quando ho fatto i saggi di danza del ventre, ti giuro, non ho danzato “solo per me stessa” 😉

  38. http500 Says:

    verissimo 😀

  39. francesca Says:

    new, mi fanno ridere opuro a mia! Su la Stampa è lo stesso e sono fuggita…ma era per causa della piattaforma e di chi la gestisce più che dei blogger…comunque io la penso come te il mio primo blog sul cannocchiale si chiamava “corrispondenze” ed ho scritto un post dove spiegavo bene quello che significa per me il blog…qualcosa comunque di vagamente “originale” si può riscontrare ovunque…per esempio ci sono dei blogger ai quali potresti lasciare anche 1000 commenti perché ti piace quello che scrivono, perché condividi le loro idee…ma non scriveranno mai un commentoo a te.Oppure arrivano blogger che contestano quello che posti o soltanto i tuoi commenti senza usare certo i “guanti di seta” perché? Ci vorrebbe l’analista

  40. jimbao Says:

    Ciao!!!! Sono perfettamente d’accordo con te. Se uno non volesse farsi conoscere potrebbe tenersi un diario o scrivere su word e poi salvare i files. Ma è normale! Uno scrive per muovere qualcosa, discutere, trovare ‘amici’..

  41. EDN Says:

    Esatto, se uno vuole scrivere per se stesso può bastare un buon vecchio quaderno. Impossibile non essere sensibili alle visite giornaliere, a volte sono l’unico mezzo per comprendere se quello che scriviamo generi interesse o semplicemente una reazione. La presunta democrazia della rete (il Wild Wild Web) è anche questo, o no?

  42. lavinia Says:

    Sì, in parte hai ragione.
    Potrei scrivere i miei pensieri su di un quadernino a matita se non mi importasse che li leggessero in tanti.
    Però mi sembri esagerato con kataweb.
    Io aprii il blog senza sapere che c’erano le prime pagine e non ho mai, e sono sincera, mai scritto per finire in primo piano.
    Ci sono finita un sacco di volte, l’anno scorso, e la prima con il mio secondo o terzo post. Non capivo come fosse possibile che improvvisamente tutti mi commentassero e cancellai pure dei commenti pensando di averne troppi.
    Invece ero in primo piano e non lo sapevo.
    Poi sì, siamo tristi quando le visite calano, siamo tristi quando i commenti sono pochi, ma è ovvio che se si scrive un blog lo si fa per apparire.

  43. pxarcobaleno Says:

    Ciao New!
    Condivido in toto il tuo pensiero. Mi ci ritrovo. Io, se intuisco apprezzamento verso i miei post, sono contento. Ad essere completamente sincero il numero di visitatori che sale mi fa piacere, certo; ma è il numero di commenti ad appagarmi maggiormente unito alla qualità degli stessi. Quando un lettore si sofferma su ciò che ho scritto e ho voluto condividere e mi scrive che ne pensa io sono realizzato, da quel punto di vista. Adoro comunicare. Ma la comunicazione non è fatta solo da me che scrivo; è essenziale che qualcuno mi dica che ne pensa. Altrimenti terrei un diario e non un blog. Non trovi?
    Un saluto.
    Buona settimana.
    Diego.

  44. newyorker Says:

    ciao amici, eccoci qui pronti ad affrontare una noiosa settimana, una tra tante….ho letto tutti i vostri commenti e mi sembra che siamo tutti d’accordo…scriviamo perchè ci piace comunicare ma non tutti lo ammettono, è come se fossero qui per caso…chissà se nella loro vita sono altrettanto ipocriti!

  45. aguamala Says:

    Quel che scrivi è vero. A tutti piace comunicare e probabilmente, alcuni di noi sono portatori sani di egocentrismo inconscio.
    Resto perplessa quando leggo dei post e sotto, un altrettanto “post” colmo di tag.
    Resto perplessa allo stesso modo quando vedo rivalità del tipo:”Ti aggiungo ai miei link se prima lo fai tu, perchè se non lo fai te lo sogni”.
    “Scrivo nel tuo blog se fai altrettanto con me…”
    Se tutti abbiamo voglia di comunicare, perchè allora scattano questi meccanismi subdoli?
    Di mio ti posso dire che me ne frego altamente di statistiche e tag. Sono abbastanza pigra, in tal senso, per curarmene. Gli avventori del web spesso sono fugaci. Entrano nel tuo blog per uscirne immediatamente. E mi chiedo, a cosa servono 200 visite giornaliere se poi, nessuno legge il tuo pensiero e magari ti espone il suo in modo da ampliare vedute? Questa non è comunicazione.
    Bè, se poi, volessi un blog solo per me stessa lo metterei privato…e consentirei solo ai miei 4 amici al bar di leggerlo…Ovvio.

    Ciao

  46. newyorker Says:

    ovvio 😉 , ciao agua

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