tutto qui è virtuale ma quando scompare uno di noi il dolore che si prova è tale e quale che nella realtà.
Tre anni fa circa ci incontrammo sul web uniti dalla passione per l’arte e lei che amava dipingere mi chiedeva spesso un parere sui suoi acquarelli o tele ad olio che pubblicava sul suo blog. Era molto brava e proprio ultimamente aveva avuto la geniale intuizione di trasporre in pittura le vedute aeree di Google. Ne rimasi entusiasta e glielo dissi con ammirazione.
In breve tempo cominciammo a parlare anche delle nostre tribolazioni, casualmente molto simili, che ci vedevano entrambi impegnati in una lotta durissima contro i nostri destini. Lei in prima persona ed io con mia moglie, appena operata al seno.
Chemioterapia, radioterapia….In diversi post raccontò il suo calvario ma soprattutto ci raccontò della dignitosa sofferenza in quelle corsie di ospedale e dei suoi ritorni a casa accanto ai due suoi figli ancora bambini.
E con entusiasmo ci mostrava i loro disegni oltre che raccontarci le loro curiosità, le loro passioni, i loro giochi.
Ora se n’è andata, in silenzio, lasciando un gran vuoto in me e, sono sicuro, in tutti quelli che la conoscevano.
Penso al dolore dei suoi bambini e dei suoi cari e non so darmi pace per queste ingiustizie della vita.
Due anni fa, dopo sei mesi dall’essere finalmente riuscita ad adottare due fratellini e coronare il sogno di una vita, anche mia sorella più piccola se ne andò in un istante lasciandoli nuovamente senza mamma.
E sapete quante tragedie simili accadono nel mondo ogni giorno, ogni ora?
Ecco perchè vi dico sempre di non lasciarvi travolgere dai problemi di lavoro o dal trauma di una separazione o di un abbandono perchè tutto è rimediabile tranne la morte.
Godetevi quindi attimo per attimo il sole come la pioggia, il freddo come il caldo, il marito o la moglie che fanno gli stronzi, i figli che fanno i capricci, il vicino che disturba.
I veri dolori, le vere tristezze sono ben altre, basta andare in quelle corsie d’ospedale per capire quanto siamo fortunati e trovare quel coraggio e quella forza per affrontare con serenità quelle che noi chiamiamo “sofferenze”.
L’altro ieri una giovane mamma conosciuta in quei corridoi se n’è andata lasciando un bambino di due anni ed un marito distrutto.
Datemi retta, oggi, tornando dal lavoro, voi che potete, aprite con gioia ed amore la porta di casa ed abbracciate i vostri cari, i vostri figli perchè tutto ciò che conta nella vita sono loro e la salute.
La vita è così breve che abbiamo così poco tempo per amarla e amare….
Ciao Laurette, mi mancherai, ci mancherai.
marzo 19, 2008 alle 10:16 am |
sono commossa
marzo 19, 2008 alle 11:05 am |
un timido saluto.
marzo 19, 2008 alle 11:09 am |
In una settimana è la seconda persona che lascia questa vita a causa non della sua età… la seconda le cui tracce portano anche a noi estranei nella vita ma “conosciuti” nel mondo virtuale.. e quando muore qualcuno capisci che non importa dove lo conosci ma solo se ti sei impegnato a conoscerlo e amarlo…
Non ho parole.. solo un abbraccio a quanti lei mancherà e un grazie a te per averci ricordato quanto poco tempo abbiamo davvero per VIVERE e quanto ne sprechiamo in liti e capricci inutili.. io per prima..
Lisa
marzo 19, 2008 alle 11:22 am |
non so mai che dire…solo che capisco..purtroppo!
marzo 19, 2008 alle 11:27 am |
hai scritto cose vere e che toccano il cuore
è una verità che del doman non v’è certezza
io ho sempre due occhi blu che sorridono nel mio cuore e nella mia testa
due occhi che si son chiusi e non ho fatto in tempo ad accorgermene quasi..
marzo 19, 2008 alle 12:10 PM |
L’ho saputo ieri, mentre rientravo dal funerale di un’altra giovane donna che se n’è andata lasciando un bimba. Una sensazione di vuoto e di precarietà. Questo è quello che sento. Hai scritto parole che provengono dal profondo del tuo cuore, caro New e lo si sente. In questo momento, almeno con il pensiero, sono vicina a tutte le persone che soffrono.
marzo 19, 2008 alle 1:41 PM |
Hai ragione newyorker. Un abbraccio a te e un caro pensiero a Laurette.
marzo 19, 2008 alle 2:41 PM |
Fino a che saremo qui non capiremo il perchè.
Tuffo al cuore…
marzo 19, 2008 alle 2:48 PM |
Si sentiva ancora giovane e bella e durante un’estate che prometteva davvero bene si accorse che la pancia aumentava senza motivo…tumore ovarico. Ma che cos’è? Mai dentito prima. E lo sconosciuto Si è portato via gran parte dela sua femminilità..ma sei lunghi anni sono passati e francesca cerca di vivere ogni istante.
ti abbraccio New
marzo 19, 2008 alle 3:25 PM |
Newyorker
c’è troppo poco tempo è vero … per tutti.
Mi associo all’addio ed al dolore…però parlarne fa bene, a volte a me sembra che parlare delle persone che non ci sono più le renda vive.
Clio
marzo 19, 2008 alle 3:37 PM |
Se non avessi letto le tue toccanti parole, non avrei saputo e ho provato sincero e profondo dolore anche se leggevo solo le sue parole e guardavo i suoi lavori, a cui un giorno feci i complimenti e lei mi ringraziò. E’ davvero difficile accettare le ingiustizie della vita. Un pensiero per lei.
marzo 19, 2008 alle 3:49 PM |
Quanto è tutto vero, ma purtroppo bisogna vivere con il carpe diem e quando sara’ ora ci arrabatteremo anche noi a sopravvivere con la tragedia addosso se il destino ci chiedera’ questo sforzo.
Dico cosi’ perche’ ci sono passatra e ci sto ancora passando.
marzo 19, 2008 alle 3:50 PM |
Hai scritto cio’ che penso…
un saluto a Laurette.
marzo 19, 2008 alle 5:18 PM |
………………………………………..
marzo 19, 2008 alle 7:06 PM |
Una lacrima… questa vita che scorre inesorabile…. va amata fino all’ultima goccia…
Piango per quei bimbi… è dura dover salutare…
marzo 19, 2008 alle 7:07 PM |
non puoi immaginare quanto capisco ogni parola di quel che hai scritto…. mi unisco a te nel salutare laurette anche se non l’ho conosciuta, ma sento che in qualche modo i destini di tutti noi, noti o no, sono intrecciati tra loro, ciao
marzo 19, 2008 alle 8:11 PM |
Che tragedia
marzo 19, 2008 alle 8:46 PM |
…………….
marzo 20, 2008 alle 8:25 am |
Concordo New, la vita va vissuta il più intensamente possibile, ogni singolo giorno, ogni ora….sempre!
marzo 20, 2008 alle 11:15 am |
E’ successo a mia madre, che è morta sotto ai miei occhi del tutto impotenti. Succede a milioni di persone, ogni giorno, nel mondo. Giovani donne, madri, figlie, sorelle, ma anche uomini, ricchi, giovani, poveri, anziani. Non conosce pietà e non conosce razza o religione. Io ho una paura fottuta, se posso dire la verità. Ho paura della morte, di morire, di rimanere sola, di far rimanere sole le persone che amo.
Piango dentro, perchè di versare lacrime sono stanca, oggi.
Ti abbraccio
marzo 21, 2008 alle 11:02 am |
Il silenzio, dolore ETerno.
Ma sono Loro a scomparire o Noi a Loro?
Una cosa è certa, le nostre lacrime d’Amore faranno fiorire quel prato verde che ci accoglierà Noi tutti in un nuovo cammino senza Dolore.
Salvatore.
marzo 21, 2008 alle 5:54 PM |
mi dispiace tantissimo
e ti ringrazio per i consigli…io sono una che si lamenta sempre del suo lavoro e tu hai ridimensionato tutto con quello che hai scritto.
grazie NY
arrivederci Laurette
marzo 24, 2008 alle 10:53 am |
Mi dispiace, ci sono molitissime persone che soffrono e che muoiono giovani lasciando dietro di sè bambini, mariti, mogli, genitori distrutti e con un enorme senso di vuoto. Il tuo consiglio è davvero prezioso e lo condivido a pieno.
marzo 25, 2008 alle 11:34 am |
Leggo sempre “in silenzio” il tuo blog.
Questa volta mi hai veramente toccato il cuore…
Mia mamma è malata di tumore. Tumore al pancreas… quello che non perdona MAI!
E’ considerata dai medici una miracolata, perché è sopravvissuta 4 anni ad un intervento durissimo…
Ora, dopo 4 anni, la malattia è tornata e lei sta combattendo. E’ una forte… una grande!
Io ringrazio ogni giorno per averla ancora accanto… vivo ogni giorno pensando che può essere l’ultimo.
Me la voglio vivere più che posso… fino a che posso…
marzo 26, 2008 alle 1:11 PM |
Non la conoscevo, hai fatto bene a ricordarla anche se è triste.
aprile 15, 2008 alle 2:56 PM |
Mia madre è morta il 13 marzo 2008 per un tumore al seno, dopo un anno dall’ intervento nel febbraio 2007 si sono presentate, contro ogni previsione, delle metastasi . Io ero una che si lamentava sempre di tutto, adesso troppo tardi ho capito come bisogna vivere la vita, ora che il dolore mi divora l’animo ogni giorno capisco quali sono le cose di cui veramente bisogna lamentarsi, anche la mia mamma mi diceva sempre che solo alla morte non c’è rimedio. Adesso capisco quanto ero fortunata!
aprile 15, 2008 alle 3:16 PM |
luisa….eri e sei fortunata
aprile 16, 2008 alle 12:16 am |
perchè dici che sono ancora fortunata?
aprile 16, 2008 alle 8:04 am |
luisa, sfortunata è stata tua madre che ha dovuto subire il peggior destino della vita….tu, come me e tanti altri, eri e sei fortunata anche ora perchè sei in salute e nella vita essere sani è tutto ciò che conta…il resto è niente, c’è un’enormità di gente che soffre al mondo e spesso ce lo dimentichiamo. UN abbraccio
aprile 16, 2008 alle 10:57 am |
tra me e mia madre c’ era un forte legame interiore, siamo molto simili caratterialmente, per questo io sapevo sempre quello che lei avrebbe detto o avrebbe fatto. Quando ha fatto la prima chemioterapia io ero distesa insieme a lei nel letto dell’ospedale che l’abbracciavo, e sono stata sempre a fianco a lei per tutte e sei le chemio che ha fatto; ho lasciato la mia vita i miei studi, tutto, per stare con lei, non perchè abbia deciso di fare così, ma perchè ormai per me l’unico pensiero era lei e non riuscivo a fare altro. Quello che tu chiami il peggior destino della vita è la morte, ma tutti per un motivo o per un’altro dobbiamo morire, e molti di noi seguendo le statistiche moriremo di questo male. Ora mia madre sicuramente è in paradiso, e vive la vita in cui non c’è più la morte, mentre io sono costretta a vivere questa vita senza di lei, lei che era una parte di me. A volte vorrei che il tempo passasse in fretta, in modo che anche il mio momento arrivasse, per raggiungerla. Sai non mi piace pensare mia madre come una persona sfortunata, è morta a soli 60 anni, ma ha realizzato molti dei suoi sogni, è stata una donna amata, ha avuto una famiglia unita e non parlo solo del marito e di noi due figlie, ma anche di fratelli, sorelle, cognati, cugini, nipoti. Al suo funerale ho visto piangere parenti che non vedevamo da anni. Ormai lei è in paradiso, è nella gioia eterna, mentre noi tutti, che non possiamo ancora comprendere l’immenso mistero di Dio, siamo costretti a vivere nel dolore della sua assenza. Come vedi gli sfortunati siamo noi cotretti a vivere questa vita terrena, molto spesso dimenticando quali sono le cose veramente importanti.
aprile 16, 2008 alle 11:12 am |
luisa, ciò che mi racconti è terribile….ti sono vicino
aprile 16, 2008 alle 11:31 am |
Se mi ami non piangere!
Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo,
se tu potessi vedere e sentire quello che io vedo e sento
in questi orizzonti senza fine,
e in questa luce che tutto investe e penetra,
tu non piangeresti se mi ami.
Qui si è ormai assorbiti dall’incanto di Dio,
dalle sue espressioni di infinità bontà e dai riflessi della sua sconfinata bellezza.
Le cose di un tempo sono così piccole e fuggevoli
al confronto.Mi è rimasto l’affetto per te:
una tenerezza che non ho mai conosciuto.
Sono felice di averti incontrato nel tempo,
anche se tutto era allora così fugace e limitato.
Ora l’amore che mi stringe profondamente a te,
è gioia pura e senza tramonto.
Mentre io vivo nella serena ed esaltante attesa del tuo arrivo tra noi,
tu pensami così!
Nelle tue battaglie,
nei tuoi momenti di sconforto e di solitudine,
pensa a questa meravigliosa casa,
dove non esiste la morte, dove ci disseteremo insieme,
nel trasporto più intenso alla fonte inesauribile dell’amore e della felicità.
Non piangere più, se veramente mi ami!
Padre G. Perico – Sant’Agostino
Spero che questa preghiera possa dare conforto anche a te, me l’ha regalata una suora.