ogni periodo dell’anno ha il suo imbecille per eccellenza.
L’estate, per esempio, pullula di imbecilli, lungo tutte le spiagge dello stivale. Armati di palle, racchettoni, stereo e megafoni incorporati nelle loro bocche, si aggirano ovunque ci sia un cm quadrato libero di spiaggia e ….”a Jessicaaa, damme la palla che se famo du’ tiri“, oppure “a Deboraaaa arza le chiappe che te sdrumo a racchettoni” o anche “aoh, a cosima, e arza sta musica che nun se sente gnente“.
Ma l’oscar dell’imbecillità estiva va senz’altro a chi, alzandosi da un bagno di sole, sbatte l’asciugamano ricoprendoti di sabbia.
Pittoresco.
L’inverno è un’altra musica….Specialmente sotto le feste natalizie, il modello di imbecillità cambia ma scommetto che sono gli stessi che in estate ci rendono frizzante la vacanza al mare.
Come l’uomo delle nevi esiste anche l’imbecille delle nevi, una razza molto diffusa e tutt’altro che in via di estinzione che in particolare ama bazzicare le piste da sci. Ti piomba alle spalle all’improvviso e se non ti scansi per tempo sei un uomo morto. Ma un provvidenziale albero che lo “fermi” per qualche settimana?
C’è poi l’imbecille che anche se senza catene si aggira per le strade innevate e ghiacciate della valle per poi rimanere in panne in mezzo alla strada e bloccare per ore quelli che le catene invece l’hanno montate!
Ma l’oscar dell’imbecillità invernale va a chi, alzandosi la mattina, si riempie le tasche di petardi e quatto quatto si aggira per le strade e piazze e, in una specie di orgasmo da scoppio, li fa esplodere tra le gambe delle ragazzine.
Scherzi da imbecille, si direbbe, ma quando i petardi sono delle vere e proprie bombe o dei proiettili vaganti che t’entrano in casa, beh….altro che imbecilli.
Il mio passatempo preferito dopo il capodanno è gustarmi le loro facce quando sdraiati sui lettini degli ospedali vengono portati di corsa nelle varie sale operatorie.
I bambini posso anche capirli…so’ bambini e non ci arrivano…ma i genitori…scusate l’espressione colorita ma a me piacerebbe tanto ficcarglieli su per il culo ‘sti petardi e accendere le micce….
gennaio 7, 2008 alle 11:05 am |
“in una specie di orgasmo da scoppio, li fa esplodere tra le gambe delle ragazzine.”
credo tu ti abbia già fatto tutta l’analisi necessaria, no?
gennaio 7, 2008 alle 11:44 am |
… hai iniziato l’anno un po’ “acidino” ???? 😉
Ti rinnovo i miei auguri e aggiungo alla tua lista gli imbecilli che, in una domenica di Befana, alle 17, con la pioggia, viaggiano in corsia di sorpasso in autostrada a fari SPENTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII……
Un caro abbraccio, Lisa
gennaio 7, 2008 alle 12:08 PM |
Si ma mettici una miccia lunga che se ti esplode un culo per le mani ti ritrovi in un mare di merda!!!!!!
Ciao New
Flavio
gennaio 7, 2008 alle 12:18 PM |
Sono d’accordo in tutto e per tutto.
Siamo nervosetti? Giusto un pochino? Cosa è il rientro?
Io non mi sono mai allontanata abbastanza, così oggi mi sembra del tutto normale essere in ufficio. alla fine ci manco da venerdì ore 19.30….
gennaio 7, 2008 alle 12:24 PM |
ma che ce fai te nelle corsie degli ospedali oltre a guardare st’imbecilli?
gennaio 7, 2008 alle 12:45 PM |
priedavat, sì…anche la lastra al cervello che non c’è
lisa72, quella è un’altra categoria di imbecilli, quelli permanenti…io trattavo di quelli…stagionali 🙂
flavio, ottimo suggerimento
melania, i miei rientri non sono mai nervosi…non mi ammazzo di lavoro, sono un pensatore e mi pagano per questo ahahahah
francesca, scusami…intendevo dire alla televisione nei soliti bollettini di guerra del day after
gennaio 7, 2008 alle 12:49 PM |
Giusto Francesca…ma che ce fai!!!!
Bentornato e buon anno io ho iniziato con una scivolata stamattina, ma dallo scooooter…..
gennaio 7, 2008 alle 2:37 PM |
ciao NY, bentornato.
Di imbecilli ce ne sono tanti, diventano criminali quando non fanno del male solo a sè stessi.
gennaio 7, 2008 alle 3:15 PM |
Vedo che sull’argomento la pensiamo nello stesso modo.
gennaio 7, 2008 alle 4:26 PM |
“a Deboraaaa arza le chiappe che te sdrumo a racchettoni”…
ancora sto a ride…
Welcome back NY
gennaio 7, 2008 alle 4:32 PM |
xeena, vedo con piacere che sei ancora intera…
emma, dei criminali imbecilli dunque
warp9, prepara l’accendino
ilaria, bentrovata
gennaio 7, 2008 alle 4:40 PM |
e pensa che ognuno a “modo” nostro abbiamo “modo” di essserlo…
Dona
gennaio 7, 2008 alle 4:44 PM |
dona, cioè?
gennaio 7, 2008 alle 4:58 PM |
Eh… e quelli che addirittura sparano con le pistole? Ne vogliamo parlare?
Ma magari se li fosse portati tutti via la Befana ‘sti coglioni qua!
gennaio 7, 2008 alle 5:40 PM |
Comunque l’oscar dello scoppiettaro va a quello che l’anno scorso perse un paio di dita e quest’anno non contento ci ha rifatto perdendone un’altro. Quando si dice la lungimiranza…
gennaio 7, 2008 alle 5:43 PM |
sono tristemente al lavoro e sola…..e non sai quante risate mi sono fatta leggendoti…..meraviglioso…..se sei così anche nella vita ti sposo!!!!!
gennaio 7, 2008 alle 7:00 PM |
@NY: se al posto dell’accendino porto il lanciafiamme, fa lo stesso ?
gennaio 7, 2008 alle 11:12 PM |
Quanto li odio i petardi… li detesto sul serio…. oltre al fatto che sono terrorizzata dal fatto che me ne possa scoppiare qualcuno in testa.. tra le gambe o non so dove.. pare che piovano dal cielo…Imbecilli chi li spara!
gennaio 8, 2008 alle 8:11 am |
verypuffa, a quelli sparerei in bocca
lealidellafarfalla, sono d’accordo con te
elena, l’8 febbraio insieme a Sarkozy?
warpy, no, il lanciafiamme sarebbe un sollievo, meglio accendere una miccetta lenta lenta….
demi4, chiamarli imbecilli è ancora un complimento….
gennaio 8, 2008 alle 8:13 am |
a chi lo dici newyorker! io ho paura da sempre, esattamente da quando – piccolina – ne ho visto esplodere uno in mano a un bambino. che cosa terribile! non capisco perchè non si trova un passatempo più costruttivo per accogliere il nuovo anno invece di costruire ordigni terrificanti come quelli che circolano a napoli ogni anno. nonostante tutto, salvi anche questa volta (per fortuna nessuno era tanto vicino a me da potermi colpire!). buon anno, con un pò di ritardo.
gennaio 8, 2008 alle 8:37 am |
Niù, sempre a partlar male di me, su questo blog?, l´oscar degli imbecilli….
gennaio 8, 2008 alle 9:11 am |
non hai idea di quanto ci verrei……dalle mi parti si dice “scappando verrei da te”…..una vacanza in compagnia sarebbe l’ideale per guadagnare 5 anni di vita e perdere 4 mesi di fatica……ma se programmi un viaggio con prospettive di partenza un pò più lunghe farò di tutto per venirci…..sempre “scappando” ovviamente…..nel frattempo mi accontento di leggere tramite le tue parole le tue avventure….ed è incredibile quanto riesci a trasmettere (ironia, gioia passione divertimento stupore)solo scrivendo…..mai pensato ad un libro?????
gennaio 8, 2008 alle 9:25 am |
rigelblue, sana e salva dunque….ancor auguri anche a te
oscar di simpatia
elena, giorni fa, nella prefazione di un libro, leggevo questa frase scritta dall’autore stesso: “cercavo un libro che parlasse di ciò che sto per raccontarvi ma non l’ho trovato. Allora l’ho scritto io”. Stupendo, vero? Grazie, i tuoi complimenti mi fanno arrossire ma, confesso, anche un gran piacere 😉
gennaio 8, 2008 alle 3:15 PM |
stupendo e meraviglioso…..secondo me quando scrivi un libro, la prefazione è la parte più importante, non solo per l’acquisto, ma anche per la semplice curiosità di soggetti che come me, comprano un libro al mese appena (ma in realtà vorrebbero farlo un giorno si e l’altro pure), e il resto dei giorni di quel mese in cui il libro è già stato acquistato lo passano a girare per quel suggestivo silenzio delle librerie a leggere prefazioni, per decidere quale libro acquistare il libro successivo…..adoro le librerie…..
gennaio 8, 2008 alle 3:30 PM |
elena, ne ho talmente tanti che non so più dove metterli, sono disperato!
gennaio 8, 2008 alle 3:56 PM |
orca come sei arrabbiato!!! 🙂 che ci vuoi fare, la maleducazione dilaga….
gennaio 8, 2008 alle 4:03 PM |
grazie, grazie e ancora grazie. incredibile, mi serviva un termine e ce l’avevo sulla punta della lingua, stavo impazzendo poi mi è venuto in mente che l’avevo letto qui, sul tuo blog, sono venuta a cercarlo e l’ho inserito nella mia tesi (siamo a pagina 115 signori! manca SOLO un intero capitolo entro meno di un mese). la parola è: PITTORESCO, ho cercato la definizione per essere sicura che si adattasse al soggetto e ne ho trovata una carina su wikipedia: “con il termine pittoresco, si intende tutto ciò che, prestandosi ad una rappresentazione pittorica, è dotato di determinate qualità: varietà e un gradevole disordine”. Ciao!
gennaio 8, 2008 alle 4:17 PM |
animapunk, arrabbiato? no, molto deluso dal mondo e dalla gente
rigelblue,…..come la pancia della tua amica
gennaio 8, 2008 alle 5:16 PM |
Bellissimo.
Complimenti per il post, mi hai fatto riderissimo!
p.s. mi associo in tutto…
gennaio 8, 2008 alle 11:03 PM |
Concordo pienamente con te con la storia dei botti.
Non mi piacciono, non li ho mai fatti e non mi sono mai piaciuti.
E concordo ancor di più con la tua espressione colorita!
gennaio 9, 2008 alle 8:41 am |
ciao pittrice, ciao Elisa, un brindisi all’anno nuovo senza botti sarebbe troppo da persone civili…..
gennaio 22, 2008 alle 3:52 PM |
che poi so’ gli stessi che a carnevale te tirano i palloncini d’acqua e ti fanno ‘sta a letto du’ settimane colla bronchite.. (e dire che non avevi mano preso l’influenza…)
gennaio 22, 2008 alle 3:57 PM |
fermaaaaa, bastaaaaaa 😉
gennaio 22, 2008 alle 4:10 PM |
:-p te l’avevo detto che t’avrei inondato! 😀